venerdì 29 agosto 2008

Radio Vaticana

In attesa di potervi fornire informazioni ben strutturate, vi incollo questi due simpatici video di youtube.
Spero di poter scrivere il pezzo che ho in mente su Radio Vaticana al più presto.

Cosa dice Beppe Grillo su Radio Vaticana



Un video con tante informazioni, (è un po' noioso in effetti :D ma ci sono scritte cose intelligenti e vere).



Ciao a tutti!!!

Violenza Moralmente Ammessa

Cito il compendio catechismo della chiesta cattolica, redatto da
Ratzinger nel 97, in materia di guerra:

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Quando è moralmente consentito l'uso della forza militare?

L'uso della forza militare è moralmente giustificato dalla presenza
contemporanea delle seguenti condizioni: certezza di un durevole e
grave danno subito; inefficacia di ogni alternativa pacifica; fondate
possibilità di successo; assenza di mali peggiori, considerata
l'odierna potenza dei mezzi di distruzione.
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In pratica.. se siete sotto attacco, ma ragionevolmente ritenete di
poter vincere senza distruggere il mondo, ok, la guerra è permessa.

Ora, immagino che ciascuno di noi abbia un'idea in merito.. e non
credo che tutti noi crediamo che "mai e poi mai bisogni reagire con la
violenza", però certo che dalla Chiesa mi aspetterei un "MAI", un
"Porgi l'altra guancia".. e invece niente.

Saluti!!!

Riferimenti:
http://www.vatican.va/archive/compendium_ccc/documents/archive_2005_compendium-ccc_it.html

martedì 26 agosto 2008

Quando la madonna piange, i criminali ballano.

I FATTI:

È "colpa" delle lacrime di sangue della Madonnina piangente di
Civitavecchia se l'Italia sarà l'ultimo Paese europeo a dotarsi della
banca del DNA per smascherare i criminali prima e senza errori. Lo ha
ricordato lo scorso aprile a Padova Aldo Spinella, della Direzione
centrale Polizia criminale-sezione Polizia scientifica, intervenuto a
un convegno organizzato nella giornata conclusiva del Salone del
biotech "Bionova". Il retroscena che spiega il ritardo del nostro
Paese "non è legato, come sarebbe naturale pensare, a un fatto grave
come una violenza carnale o un omicidio - ha raccontato - ma a un
episodio di natura molto diversa".

Un tipico caso "all'italiana" finito sul tavolo della Corte
Costituzionale. E culminato in una sentenza che ha reso impossibile
"procedure prima consentite, grazie alla quali abbiamo contribuito a
catturare i responsabili della strage di Capaci in cui trovò la morte
Giovanni Falcone".

Tutto cominciò nel 1995. "Una specie di anno dei miracoli - ha
ironizzato Spinella - tra madonnine che piangevano, quadri che
lacrimavano e macchie di sangue attribuite a padre Pio. I pellegrini
intasavano intere autostrade e noi tutti cercavamo di venirne a capo".

Nel caso della Madonnina di Civitavecchia si trattava di confrontare
il DNA di quelle lacrime con quello di chi avrebbe potuto inscenare
l'evento soprannaturale. Ma i "proprietari" della statuetta
protestarono per i troppi prelievi di sangue, allora l'unico mezzo per
estrarre DNA, e si rivolsero alla magistratura. Il caso arrivò alla
Consulta, che con la sentenza 238 del 1996 decretò l'impossibilità di
prelievi coatti di materiale biologico. "Un provvedimento che ci legò
le mani", ha concluso Spinella. Creando un vuoto legislativo che solo
ora, con il disegno di legge redatto dal Gruppo di lavoro biosicurezza
e pronto per l'esame del Parlamento, si sta cercando di colmare.


CONSIDERAZIONI PERSONALI:

Credere, non credere, questo il dilemma. Ma c'è chi non solo crede, ma vuole fortemente che anche gli altri credano; così si procura le stimmate, fa piangere madonnine e vede la madonna, e non contento di tutto questo riesce anche a rovinare il lavoro di tutti i poliziotti italiani dal '95 ad oggi.
Per me tutto questo non è che la dimostrazione di quanto la religione sia dannosa, il rifugio dei più deboli, di quelli che non ce la fanno a sopportare la loro vita e la normalità delle cose, di quelli che quando un giovane muore non è stata una disgrazia ma una chiamata di Dio... Fanatici.

Spero che Dio abia perso il mio numero.

lunedì 25 agosto 2008

La Chiesa vuol fare Politica.

IL FATTO :

voglio portare alla vostra attenzione l'intervento del
Card. Angelo Bagnasco (Presidente della Cei), il quale ha posto un
problema importante e assolutamente condivisibile. Una Chiesa che i
problemi "non li legge sui sondaggi ma li vive in prima persona"
rivendica il suo diritto ad occuparsi di politica", perché questa "sia
se stessa e serva il bene comune".

Questa tesi è al centro del discorso di apertura, tenuto appunto da
cardinale a Rimini, in occasione del 29/mo Meeting dell'Amicizia fra i
popoli promosso da Comunione e liberazione, il cui tema è 'O
protagonisti o nessuno'.

La Chiesa vuole e deve partecipare - scrive l'agenzia Ansa -, per dar
voce al suo popolo. Ed è questa una linea che il presidente della Cei
porta avanti dall'inizio dell'incarico, affidatogli un anno e mezzo
fa. "In tutto questo tempo non ho mai smesso di ricordare a tutti che
i problemi della gente la Chiesa non li legge sui sondaggi, ma li vive
in prima persona". Così quando i vescovi intervengono, non lo fanno da
esperti in politica ma "per dare voce alla loro gente" che
"tradirebbero restando in silenzio".

La voce della Chiesa in politica va quindi intesa - ha aggiunto nel
suo discorso, così come riportato sempre dall'Ansa - come la
promozione di "una antropologia completa, integrale", senza la quale
diventa di difficile soluzione qualunque problema anche economico e
sociale.


COMMENTO:

Fondamentalmente mi sembra un discorso piuttosto equilibrato e
corretto, è un chiaro invito alla partecipazione ed al Cristianesimo
radicale, ad un passo dalla teocrazia e dal fondamentalismo politico.

Inutile ricordare a voi tutti però che la chiesa parla a nome di TUTTI
gli italiani riconosciuti CATTOLICI, ovvero tutti gli italiani
BATEZZATI, ovvero tutti i bambini senza capacità di scelta che sono
stati coattamente battezzati, anche quelli che nell'età della ragione
hanno scelto un differente credo.

Il punto veramente critico è che se REALMENTE riconoscessimo ed
accettassimo una partecipazione della Chiesa nella vita pubblica e
politica, se realmente concedessimo alla sfera "religiosa" di occupare
una posizione politica, la stessa Chiesa dovrebbe accettare tutte le
"regole" che hanno luogo in un'arena politica.

Dovrebbe accettare il contraddittorio, dovrebbe accettare le più ampie
critiche senza puntare il dito dell'inquisizione contro gli
intellettuali distanti dalle posizioni Vaticane.

Dovrebbe essere difeso il diritto di criticare e contrastare, senza
essere linciati pubblicamente.

Sempre nel rispetto delle posizioni dei vescovi, diventa naturale che
l'informazione, quella del servizio pubblico Rai in primo luogo,
assuma un profilo più consono ad una democrazia politica, cosa che ora
non accade affatto. Su molti temi, si assiste ad una vera e propria
informazione a senso unico, senza diritto di replica e senza
possibilità di contraddittorio.

Insomma, a volte sembra che quando si fa satira sul Papa si venga
fatti passare come bestemmiatori irresponsabili.

La chiesa inoltre dovrebbe accettare la par condicio, quindi basta sermoni
la domenica in periodo elezioni, basta preti e vescovi al TG tutti i giorni,
e questo dovrebbe valere anche le le TV e le RADIO di proprietà dello
stato vaticano, oppure pensano di poter usufruire della loro posizione
di stato indipendente a fini politici?

Se la Chiesa pretende una partecipazione forte in politica DEVE porsi
al livello di tutti, con la stessa credibilità di tutti, non come il
detentore della Verità, della Provvidenza, della Sapienza, del
Mistero; quello, vale solo a casa loro.

Altro dubbio: la sanità italiana da anni porta avanti una campagna sulla
contraccezione, per evitare il contagio dell'AIDS, campagna che ha portato
i suoi buoni frutti perchè l'AIDS non è più una malattia così diffusa in
Italia, come si porrebbe la chiesa in questo caso? proverebbe ad affrontare la
probblematica da un punto di vista OBBIETTIVO, analizzando i pro ed i contro
che il Popolo Italiano (noi) potrebbe trarne, o si porrebbe al problema dalla solita
posizione rigida e antica, abolendo gli incentivi che vengono dati ai giovani per l'uso del preservativo? ovvio che questo è solo un esempio, sono infinitii campi in cui la Chiesa,
per ragioni di tradizione ed etica non è in linea con lo sviluppo italiano.

Ultimo dubbio (Dulcis in fundo), ma il Vaticano non è uno stato? come fa la rappresentanza
di uno stato straniero a fare politica in italia? se ammettiamo che la chiesa
entri in politica dovremmo fare lo stesso con la repubblica di san marino,
non credete? e dal momento che la repubblica italiana difende le inoranze,
non potrebbero chiedere di entrare in politica i leaders islamici, buddhisti,
protestanti, ortodossi o evangelici?

Dio ce ne salvi e liberi.