IL FATTO:
La crisi della vocazioni al sacerdozio devasta la chiesa cattolica in lungo e in largo, a tutte le latitudini. Il problema è serio, centrale per la vita stessa della chiesa ed è, soprattutto, in cima ai pensieri di papa Ratzinger. Il fatto è che la generale rivincita del sacro, l’emergere dalla religione nella vita pubblica di tante nazioni, nei paesi occidentali come in Oriente o nel Sud del mondo, non si traduce in un rigoglio vocazionale, di persone che dedicano la loro vita al sacerdozio o alla consacrazione. Tutt’altro: ne beneficiano invece movimenti carismatici, soprattutto di matrice protestante, nuove comunità religiose, gruppi new age ed esperienze a sfondo religioso meno istituzionalizzate della chiesa cattolica. Che si arrovella nel sua eterno combattimento interiore fra la necessitò di restare fedele a se stessa – immutabile nei suoi dogmi secolari – e l’urgenza di rispondere, adeguandosi, a un mondo in rapido sviluppo sociale, culturale, religioso.
Vocazioni in crisi in Alto Adige:
Per affrontare il sensibile calo di vocazioni in Alto Adige e l’aumento dell’età media dei parroci, il vescovo di Bolzano e Bressanone Karl Golser ha concentrato le chiese dell’area in 70 unità pastorali (sorta di “macro-parrocchie”, come chiarito dal prelato) guidate ognuna da un sacerdote. Il vescovo afferma: “Se diventa sempre più grave la mancanza di sacerdoti, tanto che certe strutture fondate sulla loro opera non possono essere più portate avanti, questo però non ci deva scoraggiare”. Golser ha inoltre disposto che alcune attività, come i corsi prematrimoniali e la pastorale giovanile, siano svolte direttamente presso i comuni, vista la carenza di sacerdoti.
Come esposto dallo stesso vescovo, in Alto Adige su 325 sacerdoti ormai ben 232 hanno più di 66 anni, solo 15 hanno meno di 36 anni e gli ultra settantacinquenni sono 109.
Vocazioni in crisi in Germania:
Mentre al convegno dei vescovi italiani Dio oggi i relatori parlano di un “ritorno al religioso”, evitando accuratamente di portare dati a sostegno di tale tesi (esattamente lo stesso atteggiamento del teologo dissenziente Vito Mancuso), alcune cifre emergono invece dalla Germania, patria di papa Benedetto XVI. Un editoriale di Daniel Deckers, pubblicato in prima pagina sul numero odierno della FAZ, evidenzia che nel 2008 ben 123.000 tedeschi hanno formalizzato la loro uscita dalla Chiesa cattolica, la cifra più alta dal 2003: contemporaneamente, per la prima volta le ordinazioni sacerdotali sono state meno di cento.
CONSIDERAZIONI PERSONALI:
Avvisaglie della fine, si fa sempre più palese agli occhi della gente la tendenza anacronistica dei concetti espressi dalla chiesa cattolica e dalla religione in generale.
D'altronde la chiesa e la Religione basano la loro essenza sulla conservazione e sulla tradizione, mentre la vita stessa sul nostro pianeta, qualsiasi forma di vita, basa la sua essenza sull'evoluzione.
Abbiamo, nel corso delle ere, perso la coda e le branchie.
Perderemo anche la religione prima o poi.
Fonti:
www.uaar.it
www.lettera22.it
venerdì 18 dicembre 2009
Chiesa cattolica in crisi: La fine delle vocazioni
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Tag: Ateismo, Parrocchia, Vocazione
sabato 14 novembre 2009
Maonetto era pedofilo; San Giuseppe pure.
IL FATTO:
Ovviamente la Bibbia non lo dice. Giuseppe aveva tra i 30 e 40 anni e lei gli fu data in sposa 'appena iniziata la pubertà'. La pubertà, per le donne, si manifesta con la prima mestruazione, che compare tra i 9 e i 14 anni.
CONSIDERAZIONI PERSONALI:
Questo posto è in onore della grande uscita della Santanchè:
'Maometto era un pedofilo perchè una delle sue mogli aveva 9 anni.'
La mia risposta:
La mia risposta:
'Anche San Giuseppe e lo spirito santo che la mise incinta'
Firenze, prete pedofilo punito dal Vaticano
IL FATTO:
CONSIDERAZIONI PERSONALI:
Otto anni di RESIDENZA OBBLIGATORIA? come scusa? è colpevole di pedofilia! sai cosa penso? che abbiano detto "oh! ti hanno bettaco, vai in vacanza per 8 anni per far calmare le acque" cosa non si fa in nome di Dio eh? è proprio vero che la religione tira fuori il peggio delle persone.
Cartesio avvelenato da un frate?
IL FATTO:
Secondo la tesi contenuta nel libro di uno studioso tedesco, Theodor Ebert, il filosofo e matematico francese Cartesio non morì per una polmonite, ma a causa di un’ostia avvelenata con arsenico da parte di un padre agostiniano, François Vioguè. A sostegno dell’ipotesi vengono portati i sintomi riscontrati dal medico personale di Cartesio, tutti riconducibili a un avvelenamento di questo tipo, e il fatto che il filosofo cominciò a star male dopo essersi comunicato.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Altro che Galileo...
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Tag: Cartesio, Crimini della Chiesa, Scienza
Perizia su Eluana Englaro: “Danni cerebrali irreversibili, non poteva risvegliarsi”
IL FATTO
Maurizio Mori, presidente della Consulta di Bioetica, commenta così la pubblicazione della perizia: “una batosta per quei medici cattolici vitalisti e conservatori che, speculando su forti emozioni, hanno continuato a far balenare la possibilità di un miracoloso risveglio ed hanno affermato che sarebbe stata vittima di una terribile e dolorosa agonia”. Mori continua, affermando che occorre “riprendere con forza l’opposizione al disegno di legge Calabrò”, che “è liberticida e contrario ad una pratica clinica rispettosa dei diritti umani fondamentali” e la cui approvazione sarebbe “una sconfitta per la scienza medica e solleverebbe qualcosa di analogo al caso Galileo”.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Come volevasi dimostrare il microscopio batte nuovamente la fede nella ricerca della vita e della verità.
La cosa non mi stupisce affatto. A voi?
Ateobus di tutto il mondo
Ecco un elenco di immagini di tutte le pubblicità Etee, raccolte da friendlyatheist che si è fatto davvero in 4 per riuscire a creare questa splendida gallery.
Avendo solo riportato il Post, fate un salto sul sito del collega quando avete finito di leggere.













































(Inspired by Atheism Examiner)
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Tag: Ateismo, Ateobus, Pubblicità
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