giovedì 22 gennaio 2009

la legge di Dio prevale sulla legge degli uomini

IL FATTO:

Un invito all’obiezione di coscienza rivolto a tutti i medici cattolici che si trovassero “a lavorare nell’ospedale dove si intende interrompere l’alimentazione di una persona”. E’ la richiesta formulata dal card. Severino Poletto, arcivescovo di Torino, intervistato da Repubblica sulla possibilità che Eluana Englaro sia ricoverata in una clinica piemontese. Secondo il porporato, “la legge di Dio non può mai essere contro l’uomo. La legge di Dio è sempre per l’uomo. Andare contro la legge di Dio significa andare contro l’uomo. Dunque, se le due leggi entrano in contrasto è perché la legge dell’uomo non è una buona legge e si rivelerà tale dai suoi frutti”. “Un cattolico - prosegue Poletto - rispetta le leggi e rispetta la sua coscienza. Per questo esiste la possibilità di fare obiezione quando l’applicazione di una legge contrasta con i propri convincimenti profondi”.


CONSIDERAZIONI PERSONALI

Che il cardinale pensi pure ciò che vuole, a patto che non tenti di imporre la sua morale agli altri.

Il mio unico augurio, è che riesca a trovare un non obiettore, qualora dovesse restare immobile a letto, senza la capacità di far nulla, pisciandosi e cacandosi sotto, desiderando solo di poter smettere di soffrire... ma sono certo che sarà felice quando qualcuno gli dirà:

"NO! devi continuare a soffrire caro, devi continuare a respirare e pensare rimanendo immobile a piangere, e devi anche rimanere zitto perchè tu non hai il DIRITTO di decidere della tua vita, mio caro cardinale terminale, in quanto qualcuno potrebbe rimanere offeso dal tuo desiderio di morire con dignità, nella piena facoltà di decidere di te stesso, qualcuno potrebbe ritenere il tuo gesto IMMORALE, sai? quindi non puoi, ora zitto, e soffri, tra cinque minuti passerà l'infermiera, perchè dall'odore credo che sia il momento del cambio, credo te la sia fatta sotto sai? non ti sei accorto di niente? oh! ma non preoccuparti, la chiesa ti ama. E' tutto quello che devi sapere. "

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